Dopo un lungo e difficile periodo, finalmente riapre al pubblico il Museo della Civiltà Contadina di Roviano. Si potrà visitare il Museo e il Castello Brancaccio che lo ospita, nei fine-settimana, nei seguenti orari.
Sabato dalle ore 16.00 alle ore 19.00 Domenica dalle ore 10.00 alle ore 13.00
Ricordiamo che per le visite è disponibile l’audio guida on-line sull’applicazione per smartphone e tablet Izi Travel. Nella guida virtuale, scaricabile gratuitamente, potrete trovare tutte le informazioni sulla storia del Museo, sugli oggetti e le Sale espositive.
Il 20 aprile è stata inaugurata la mostra virtuale “Storie di maestri e musei di montagna”, realizzata in collaborazione tra il Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università della Valle d’Aosta, il Museo Vallivo Valfurva e il Sistema museale della Valtellina e a cui il Museo di Roviano ha offerto un suo contributo.
La mostra intende presentare alcune figure di maestri di montagna e dei musei etnografici da essi realizzati, spesso con fini didattici. A partire dalla figura di Mario Testorelli, per lunghi anni maestro, sindaco e animatore culturale nella comunità alpina di Valfurva, in Alta Valtellina, la mostra racconta storie di maestri e maestre che hanno lasciato una testimonianza materiale del loro lavoro pedagogico all’interno dei musei etnografici nei territori della montagna e delle aree interne italiane. Gli oggetti scelti e messi in mostra su un sito dedicato, insieme a brevi testi e narrazioni sotto forma di podcast, hanno il compito di illustrare la vita e l’opera di maestri e maestre e dei loro musei. Il progetto si inserisce nella cornice del Progetto di Ricerca di Ateneo (PRA) 2020 “L’alleanza scuola famiglia come strumento educativo. Esperienze, strategie e modelli pedagogici nella scuola primaria e dell’infanzia” diretto dal prof. Maurizio Piseri e coordinato dalla prof.ssa Teresa Grange dell’Università della Valle d’Aosta. L’équipe di lavoro è formata da: Valentina Porcellana, ricercatrice e docente di Antropologia alpina presso il Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università della Valle d’Aosta; Maria Valentina Casa, antropologa e direttrice del Museo Vallivo Valfurva; staff tecnico e informativo del Sistema museale della Valtellina; Matteo Volta, Amalia Campagna, Erika Podda e Giulia Ferrante, staff scientifico del gruppo di ricerca-azione Montagne in Movimento/UNIVDA (che si occupa di antropologia applicata e pubblica in aree interne e marginali) Il Museo di Roviano collabora al progetto e per la nostra sezione i curatori hanno intervistato Artemio Tacchia, “maestro e fondatore” del Museo. La sua testimonianza è disponibile, assieme alle fotografie e a tutti gli altri materiali, all’indirizzo https://aspirelab.altervista.org/?page_id=367
Continua la selezione di figuranti al Museo da parte della casa di produzione cinematografica Fandango per il film Pantafa. Prossimi appuntamenti venerdì 16 e sabato 17 ottobre presso il Museo di Roviano, dalle ore 09.30 alle ore 12.30 e dalle ore 14.30 alle ore 18.30. Si cercano persone dai 18 ai 75 anni e, inoltre, adulti con abiti tradizionali (che dovrebbero presentarsi al casting con l’abito) ed esperti in balli tradizionali, residenti ad Anticoli Corrado, Roviano e zone limitrofe per partecipare come figurazioni nel film.
Per evitare assembramenti bisognerà obbligatoriamente prenotarsi concordando un appuntamento, inviando un messaggio Whatsup che riporti il proprio nome e l’età, al numero telefonico +393346762000 o al +393703250323, a cui seguirà un messaggio di risposta con l’indicazione dell’orario in cui presentarsi.
Ricordiamo che bisognerà essere muniti di mascherina e bisognerà recare con sé fotocopia del documento d’identità e fotocopia del codice fiscale.
La prestigiosa casa di produzione Fandango, prossimamente, girerà alcune scene del film Pantafa nella Valle dell’Aniene. A questo scopo sta cercando bambini e bambine di età compresa tra i 6 e i 10 anni, residenti a Roviano, Anticoli Corrado e zone limitrofe per partecipare come figurazioni al film.
Per partecipare al casting è necessario presentarsi il prossimo lunedì 12 ottobre 2020, presso il nostro Museo della Civiltà Contadina Valle dell’Aniene, in Piazza San Giovanni, a Roviano, dalle ore 15.00 alle ore 19.00. Bisognerà essere muniti di mascherina e accompagnati da un genitore che abbia con sé le fotocopie dei documenti di identità e del codice fiscale di entrambi i genitori. Per evitare assembramenti bisognerà obbligatoriamente prenotarsi concordando un orario, inviando un messaggio Whatsup che riporti il nome del bambino e l’età, al numero telefonico +393494595597, a cui seguirà un messaggio di risposta con l’indicazione dell’orario in cui presentarsi.
Iniziano le riprese a Roviano per la realizzazione del prodotto finale del progetto Medaniene In Tour, vincitore del bando della Regione Lazio La Cultura fa sistema: un percorso multimediale interattivo dedicato al Sistema Museale Medaniene, in cui il visitatore è accompagnato in un viaggio immersivo attraverso la visualizzazione di storie interattive che evocano le specificità dei musei e che mettono in connessione sistemi di visita diversi (esperienza fisica, esperienza sensoriale, esperienza virtuale).
La regia cinematografica è affidata a Stefano Anselmi. L’elaborazione della narrazione a Sara Meroni e Silvia Marcante della Rataplan di Milano; produzione e allestimenti della Movie Logic di Roma (Daniele Baldacci, Gianluca Tinnirello e Daniele Tinnirello).
Si ringraziano Michela Moltoni, Vinicio Innocenzi, Laura Riccioluti, Katja Jerovsek per la logistica. Foto di scena: Gabriele Bromuro.
Le riprese proseguiranno nei prossimi giorni ad Arsoli e negli altri comuni del Sistema Museale Medaniene.
E’ da qualche giorno disponibile il volume di Marcella Guidoni Narrare gli animali. Individualità e memoria nella relazione interspecifica (Edizioni Efesto, Roma, 292 pp.), pubblicato nell’ambito della collana dei Quaderni del Museo di Roviano. Il libro, attraverso un approccio di ricerca di tipo etnoantropologico, getta uno sguardo nuovo sugli “animali da allevamento”, suscita emozioni e pone domande sul nostro rapporto con il mondo naturale.
L’uomo occidentale è tendenzialmente portato ad ignorare, con conseguenze sempre più drammatiche, il fatto che la complessità e la fragilità del mondo in cui viviamo sono il risultato di un’evoluzione di milioni di anni. Di qui l’invito della Guidoni ad ascoltare la voce della natura, ad avviarsi per sentieri inesplorati, alla ricerca di narrazioni che sfidino quelle del potere dominante: una nuova mitologia che narri ogni luogo della Terra come una comunità da condividere con gli altri esseri viventi e non come un oggetto inerte da sfruttare. Il volume accoglie la prefazione di Carla Rocchi, antropologa e animalista, attuale presidente dell’Ente Nazionale per la Protezione Animali.
Una parte della ricerca della Guidoni è stata svolta nella Valle dell’Aniene e nel volume è riportata la trascrizione di un’interessante serie di interviste al pastore Italo Innocenzi di Roviano. La collana dei “Quaderni”, dopo la recente pubblicazione del Catalogo del Centro di Documentazione (n. 3) si arricchisce di un nuovo tassello per la comprensione di alcuni fenomeni riguardanti la cultura tradizionale del Lazio, in attesa di ulteriori contributi.
Per approfondimenti visita la pagina delle Pubblicazioni
Sabato 27 giugno riapre al pubblico il Museo della Civiltà Contadina Valle dell’Aniene . Gli ingressi, per ora, saranno limitati al sabato e alla domenica, negli orari 10-13 e 15-18. Le visite guidate saranno effettuate su prenotazione con preavviso di almeno tre giorni per le comitive superiori alle 5 unità, che saranno organizzate in piccoli gruppi per garantire il distanziamento sociale nel rispetto delle linee guida vigenti.
I visitatori sono obbligati all’uso della mascherina. L’utilizzo di ascensori è riservato a persone con disabilità motoria con accompagnatori. All’interno della struttura i visitatori troveranno ambienti sanificati e potranno usufruire di dispenser per l’igienizzazione delle mani. Il Museo ha preparato per l’occasione una nuova audioguida di cui gli utenti saranno forniti all’ingresso, previa richiesta, in modo da ricevere tutte le informazioni sulle collezioni e le sale, per una visita individuale.
Per informazioni: +39 0774 903143 | +39 3208279405 | rovianomuseo@tiscali.it
Comunichiamo che, per motivi precauzionali, in ottemperanza al Decreto Ministeriale dell’8 marzo 2020 contenente misure riguardanti il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del Coronavirus, il Museo della Civiltà Contadina “Valle dell’Aniene”, rimarrà chiuso fino al 3 aprile 2020. Seguiranno aggiornamenti. Per informazioni: +39 0774 903023
Domenica 17 novembre la Regione Lazio apre al pubblico oltre 70 siti tra castelli e complessi architettonici, monasteri, chiese e conventi, palazzi e dimore storiche, parchi e casali nelle cinque province. Il Castello Brancaccio, sede del Museo della Civiltà Contadina Valle dell’Aniene di Roviano, recentemente inserito nei siti di interesse, aderisce all’iniziativa e domenica potrà essere visitato gratuitamente per l’intera giornata.
Domenica 17 novembre la Regione Lazio apre al pubblico oltre 70 siti tra castelli e complessi architettonici, monasteri, chiese e conventi, palazzi e dimore storiche, parchi e casali nelle cinque province.
Il Castello Brancaccio, sede del Museo della Civiltà Contadina Valle dell’Aniene di Roviano, recentemente inserito nei siti di interesse, aderisce all’iniziativa e domenica potrà essere visitato gratuitamente per l’intera giornata.
Dopo il successo dell’ultima edizione, domenica 17 novembre torna l’appuntamento della Regione Lazio con la Giornata di apertura straordinaria delle Dimore storiche per offrire a tutti l’opportunità di visitare gratuitamente l’immenso patrimonio di dimore, ville, parchi e giardini storici del territorio, decine di luoghi di grande fascino e incanto che arricchiscono tutte le province del Lazio.
Con la Rete delle Dimore storiche, la Regione Lazio ha avviato un grande progetto di valorizzazione dello straordinario patrimonio storico, paesaggistico e architettonico dei propri territori per costruire e sviluppare un nuovo modello di turismo sostenibile e competitivo. Dal 2017, anno della sua nascita, la Rete continua ad allargarsi: ad oggi sono 137 i siti coinvolti tra castelli e complessi architettonici, monasteri, chiese e conventi, palazzi e dimore storiche, parchi e casali. Luoghi straordinari, capolavori dell’arte e dell’architettura spesso poco conosciuti dal pubblico.
Sabato 2 novembre, presso il Museo di Roviano, inaugurazione della mostra “I grandi calciatori” con fotografie di Giuseppe Calzuola.
Sabato 2 novembre
2019, alle ore 17.30, presso il Museo della Civiltà Contadina Valle dell’Aniene
di Roviano verrà inaugurata la mostra I GRANDI CALCIATORI, con fotografie di
Giuseppe Calzuola.
La mostra riassume la carriera del fotografo sportivo Giuseppe Calzuola, nato a Gubbio nel 1936 e romano di adozione, il quale, con i suoi scatti, ha immortalato eroi e momenti dello sport più amato e seguito al mondo: il calcio.
Moltissimi sono gli attimi colti con maestria dal fotografo, e che
rimandano a gioia sconfinata come le immagini della finale del mondiale di
Spagna 1982, che vide l’Italia diventare Campione del mondo sul prato del
Santiago Bernabeu di Madrid per la terza volta nella sua storia grazie al 3 a 1
contro la Germania Ovest firmato Paolo Rossi, Marco Tardelli e Alessandro
Altobelli. Come avviene con le gioie, nello sport non mancano le delusioni – in
questo caso azzurre -, fotografate con maestria da Calzuola negli scatti di USA
1994, con l’Italia sconfitta in finale ai rigori dal Brasile.
In totale sono cinque le edizioni dei Mondiali seguite da Giuseppe Calzuola
nel corso della sua lunga carriera: Spagna ’82, Messico ’86, le notti magiche
di Italia ’90, Usa ’94 e Francia ’98. A tali avvenimenti mondiali vanno
aggiunte anche ben undici finali della Coppa dei Campioni – l’attuale Champions
League – fra cui anche l’indimenticata tragedia dell’Heysel del 29 maggio 1985.
Giuseppe Calzuola è ancora oggi fra i più importanti fotografi di calcio
italiani ed è pronto a sfogliare di fronte al pubblico il suo personale album
di figurine, per la gioia degli amanti di questo sport, i quali, grazie ai suoi
scatti, potranno rivivere momenti unici della storia del calcio.
La mostra fotografica I Grandi Calciatori, fotografie di Giuseppe Calzuola rimarrà aperta al pubblico fino a domenica 24 novembre 2019.