Concerto dei Musica Muta al Castello Brancaccio

Sabato 14 dicembre, alle ore 18.00, presso la Sala Convegni del Museo della Civiltà Contadina Valle dell’Aniene (Castello Brancaccio), si terrà il concerto del duo Musica Muta.
La chitarra acustica è l’assoluta protagonista dello spettacolo musicale elaborato dai due virtuosi dello strumento Michele Rosati e Rachele Fogu. I brani proposti durante il concerto sono originalmente riarrangiati e vengono eseguiti dal vivo passando dalla semplicità di due strumenti acustici alla coinvolgente ricchezza di suoni processati da supporti elettronici. Le chitarre superano la barriera del linguaggio delle parole e restituiscono alla musica il compito di comunicare esclusivamente attraverso i suoni.
L’evento è nel cartellone della #BiennaleMArteLive 2019, il festival “multi-artistico” romano. L’ingresso è gratuito.

Per info: rovianomuseo@tiscali.it

Marzo. Incontri al Museo

Durante il secondo fine-settimana di marzo, presso il Museo della Civiltà Contadina Valle dell’Aniene di Roviano, si terranno due interessanti iniziative. Si inizierà sabato 10, alle ore 17.30, con un incontro in memoria di Roberto Leydi, scomparso il 15 febbraio di 15 anni fa. Interverranno Emiliano Migliorini, Paolo Vinati e Vladimiro Cantaluppi, etnomusicologi, che sono stati allievi di Leydi all’Università di Bologna e collaboratori del Fondo Roberto Leydi di Bellinzona.
Leydi (Ivrea 1928 – Milano 2003) è stato tra i più importanti etnomusicologi italiani. La sua è una figura poliedrica e forse per questo la sua notorietà va al di là degli ambienti specialistici della musicologia e delle scienze sociali. Egli collaborava con riviste e giornali, lo si poteva ascoltare alla radio, alla televisione in cui diffondeva, con la affabilità che lo caratterizzava, rudimenti di etnomusicologia e di storia sociale anche tra il grande pubblico. Trasferitosi a Milano, già da giovanissimo fu critico musicale e cronista delle testate milanesi “Avanti” e “L’Europeo”. A Milano collaborò con il Piccolo Teatro e con lo Studio di Fonologia della RAI, assieme a Luciano Berio, Bruno Maderna e Umberto Eco. Si occupò successivamente anche di “cabaret”, genere a cui diede un contributo di rinnovamento (si vedano le biografie delle cantanti Milly e Milva e di Enzo Jannacci) e fu uno dei promotori più significativi del folk-revival (Nuovo Canzoniere Italiano, Almanacco Popolare). Tra gli spettacoli connotati in questo senso vanno ricordati i lavori teatrali Milanin Milanon (Milano, 1962, con Filippo Crivelli), Pietà l’è morta (Parma, 1964, con Giovanni Pirelli e Filippo Crivelli) e Sentite buona gente (Milano, 1967, con Diego Carpitella e Alberto Negrin); ma quello che ebbe maggiore impatto fu sicuramente Bella ciao (Spoleto, 1964, ancora con Filippo Crivelli e Franco Fortini) che fu presentato fra contrasti, polemiche, e perfino denunce penali al Festival dei due Mondi di Spoleto. Notevoli sono stati inoltre i suoi contributi alla diffusione della conoscenza della musica jazz. Con Leydi a Milano e con Carpitella a Roma, la cultura musicale Italiana cominciò ad aprirsi al mondo e l’etnomusicologia assunse una impostazione più in linea con gli studi internazionali. Leydi operò una innumerevole serie di ricerche sul campo, pubblicò moltissimo e produsse numerosi dischi (fu ideatore e curatore della nota collana Albatros). Nei primi anni Settanta iniziò la sua esperienza di insegnamento all’Università di Bologna, durata trent’anni, con la possibilità di coinvolgere molti giovani ricercatori di tutte le regioni italiane, contribuendo a fare dell’Italia uno dei territori meglio documentati d’Europa dal punto di vista etnomusicale.
Tra gli ambiti di ricerca di Leydi un capitolo importante rivestono gli studi sulla musica popolare cretese, effettuati a più riprese fin dagli anni Settanta. A 40 anni da queste prime ricerche i musicisti e studiosi di musiche del Mediterraneo Vladimiro Cantaluppi (violino) e  Alessandro Predasso (voce, chitarra e boulgarì) presenteranno, in conclusione della conferenza, una sintesi di quell’esperienza, eseguendo dal vivo alcune di quelle musiche e guidando gli ascoltatori (con l’ausilio di proiezioni video) attraverso le diverse forme della musica tradizionale di Creta occidentale, incentrate sulla musica a ballo (i sirtos) e la musica urbana (tabachaniotika), che evidenziano una millenaria storia di scambi e adozioni fra Oriente e Occidente.

Domenica 11 marzo, alle ore 11, nella Sala Convegni del Museo, sarà presentato il volume “Il Cibo e la Festa. Pratiche alimentari festive nelle aree appenniniche del Lazio” (Edizioni Efesto, Roma), risultato di una serie di incontri e di attività prodotte all’interno della rassegna “Il Cibo e la Festa”, tenutasi nel 2016 al Museo della Civiltà Contadina, in cui sono confluite una serie di esperienze di ricerca, studi e testimonianze sui saperi, le tecniche e l’insieme di conoscenze, pratiche e consuetudini che stanno alla base del rapporto tra la preparazione e il consumo di cibo e alcuni contesti festivi delle zone appenniniche del Lazio. Interverrà l’antropologa Alessandra Broccolini (docente all’Università “Sapienza” di Roma e presidente di Simbdea) e saranno, inoltre, presenti il curatore del volume e alcuni degli autori del libro. Al termine dell’incontro è previsto un aperitivo al Museo con la degustazione di alcuni prodotti locali.

Programma completo

SABATO 10 MARZO

17.30 “In ricordo di Roberto Leydi. A quindici anni dalla scomparsa”
Conferenza: intervengono Emiliano Migliorini, Paolo Vinati e Vladimiro Cantaluppi

A seguire, Concerto di Musiche Cretesi (Vladimiro Cantaluppi: violino; Alessandro Predasso: voce, chitarra e boulgarì)

DOMENICA 11 MARZO

Ore 11 Presentazione del volume “Il Cibo e la Festa. Pratiche alimentari festive nelle aree appenniniche del Lazio” (Edizioni Efesto, Roma).
Interviene Alessandra Broccolini (Università “Sapienza” di Roma).

Ore 12.45 Aperitivo al Museo

Roviano Zoe Fest

ZOE Fest è un ciclo di incontri di musica popolare organizzato dal Comune di Roviano e curato dalla Direzione del Museo della Civiltà Contadina Valle dell’Aniene, il cui nucleo è rappresentato dalle performance dal vivo di suonatori e cantori di musica popolare, etnica e di riproposta (folk-revival) provenienti dalle città e dai paesi del Lazio a cui si collegano i contributi di approfondimento di studiosi di antropologia e di etnomusicologia, di documentaristi e di film-maker.
Il progetto ha il fine di valorizzare le tradizioni musicali dell’area laziale, in un confronto con le musiche popolari di altri territori. Oltre ai concerti, sono in programma seminari didattici sulla musica popolare ed etnica, la partecipazione di costruttori di strumenti popolari e di gruppi provenienti da altre regioni italiane e dall’estero. Uno spazio esclusivo verrà dato alla presenza dei gruppi etnici residenti nel Lazio e alla musica delle culture migranti.
ZOE Fest dovrebbe divenire negli anni un ciclo di incontri tematici sulla musica popolare, connesso alle attività del Museo della Civiltà Contadina Valle dell’Aniene.
La rassegna avrà la durata di due giorni, sabato 24 e domenica 25 giugno, caratterizzati da una serie di eventi in cui ci si avvarrà di diverse forme espressive di comunicazione e divulgazione. Tutti gli eventi si terranno presso il Museo della Civiltà Contadina Valle dell’Aniene, nello splendido scenario della corte del Castello Brancaccio.

PROGRAMMA 2017

Sabato 24 giugno, dalle ore 17.00: pomeriggio dedicato alla musica di tradizione e alla sua eredità contemporanea. Si esibiranno tre formazioni provenienti da territori diversi dell’area laziale: i Bifolk (organetto, zampogna, voci, tamburello e tamburo a frizione) dall’aera ernica; il duo Cignitti-Fabbi (zampogna zoppa e tamburello) dalla valle dell’Aniene; Susanna Buffa (voce e dulcettina) e Stefania Placidi (voce e chitarra), attiviste del Circolo Gianni Bosio che eseguiranno alcuni brani del repertorio vocale e vocale-strumentale della Sabina.
Sarà allestita un’esposizione temporanea di strumenti musicali tradizionali. Inoltre, saranno presenti stand gastronomici e spazi di degustazione.
Domenica 25 giugno, dalle ore 18.00: aperitivo musicale con i Thanks Pluto, duo bolognese formato da David Sarnelli (fisarmonica) e Margherita Valtorta (voce, piano toy, glockenspiel). Alle 21.00, i Lautari Din Rosiori (Costel Lautaru, fisarmonica; Liza Lautaru, voce; Daniele Bucataru, chitarra; Sergiu Dileo, sax; Luca Cioffi, percussioni), noto gruppo proveniente da Napoli che esegue musiche rom e della tradizione balcanica; chiuderà la serata il canzoniere anarchico dei Montelupo (gruppo nato per volontà di alcuni membri della band romana Il Muro del Canto, che ha raccolto la tradizione delle canzoni di lotta anarchiche con arrangiamenti in chiave folk).
L’ingresso è gratuito.
In occasione di ROVIANO ZOE FEST, il Museo della Civiltà Contadina Valle dell’Aniene osserverà orario d’ingresso libero per i visitatori dalle ore 17.00 alle 20.00.

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Info: rovianomuseo@tiscali.it

Il Laboratorio Pupazza: conoscenza, partecipazione e coinvolgimento

Sabato 27 e domenica 28 maggio il Museo della Civiltà Contadina Valle dell’Aniene ha ospitato il 1° Laboratorio della Pupazza, aperto a tutti, bambini e adulti che si sono cimentati nella realizzazione di pupazze di diverse dimensioni, assemblate utilizzando la tradizionale tecnica di costruzione, che fa riferimento all’uso di materiali naturali e di risulta. Il laboratorio è stato condotto da un gruppo di esperti costruttori di Roviano: Giuseppe Folgori, Danilo Folgori, Giovanni Folgori, Antonio Nagni, Tonino Battisti, Nino Moltoni, Mario Innocenzi, Gianfranco Grisanti, Antonio Coticoni. Sabato mattina (27), ad inaugurare l’iniziativa, sì è tenuto un interessante convegno tematico sulle pupazze (o pantasime) e sui fantocci rituali; sono intervenuti: Paola Elisabetta Simeoni (antropologa, docente presso la Scuola di Specializzazione Demo-Etno-Antropologica dell’Università “Sapienza” di Roma) , Alessandra Broccolini (Presidente di SIMBDEA, docente di Antropologia presso l’Università “Sapienza”), Artemio Tacchia (storico locale e profondo conoscitore della cultura della Valle dell’Aniene) e Enrico Bonanni (architetto e studioso di tradizioni popolari).

Convegno e laboratorio hanno avuto come intenti principali la conoscenza di tecniche, saperi e consuetudini che rischiano la dispersione, la valorizzazione delle tradizioni e la trasmissione delle stesse alle nuove generazioni, il tentativo di stimolare l’interazione col proprio contesto socio culturale creando momenti di integrazione di conoscenze e competenze specifiche. La giornata del 28 si è conclusa con la consegna degli attestati di partecipazione (ben 47) svolta dal Funzionario responsabile della Direzione Regionale Culture e Politiche Giovanili – Area servizi Culturali, Promozione della lettura e Osservatorio della cultura della Regione Lazio, dott.ssa Paola Pascucci. La festa si è conclusa nella piazza del paese con il Ballo della Pupazza (accompagnato, come da tradizione, dal complesso bandistico “G. Rossini”) e l’abbruciamento del fantoccio.

Il Cibo e la Festa. Terza giornata

Domenica 18 settembre si terrà l’ultima giornata della rassegna “Il Cibo e la Festa”.
La giornata si aprirà (alle ore 10, presso la Sala Convegni del Museo della Civiltà Contadina) con il convegno demo-etnoantropologico sulle pratiche alimentari nei contesti festivi dell’Appennino laziale, che proseguirà nel pomeriggio (dalle ore 15 alle 17). Questa la lista degli interventi: Paola Elisabetta Simeoni Mangiare a crepapelle. Cibo e festa; Lucia Galasso Cibo è sacro; Elisabetta Silvestrini Cibo di occasione e cibo festivo ad Amatrice; Luciano Ledda Il consumo del vino nelle osterie della Campagna Romana. Socialità, aggregazione e mescita; Alessandra Pelagalli Le “Fave dei Morti” ad Aquino; Emiliano Migliorini La Panata di San Sebastiano a Fumone; Laura Gatti La panarda di Porciano; Maria Tumminia La “Frasca” di Sant’Antonio Abate a Vivaro Romano; Susanna Guerini Il cibo di San Biagio nel Lazio; Emanuela Panajia Alimentare la fede. Pratiche di consumo e preghiera per la festa di Sant’Antimo a Nazzano; Michela Moltoni Ricordi sulla preparazione e il consumo della ‘ciammèlla’ di Roviano.

A partire dalle 13.30, si avrà la possibilità di pranzare presso la Corte del Castello Brancaccio, il pranzo prevede cuzzi co’j’ajju, maccarunitti co’ j’ammari, vino. Nella Corte saranno allestiti anche stand di degustazione e di vendita di prodotti locali (dolci e pani tipici, formaggi e marmellate, olio extravergine di oliva). Contemporaneamente saranno avviati i laboratori di preparazione di Pane della Festa (a cura di Elsa Di Meo), di cuzzi e di ramiccia (a cura dell’Associazione Gens Rubria).

Alle 17.30 Concerto dei BBQ Best Brass Quality (Stefano Alberti, tromba; Daniele Masella, tromba; Luigi Ginesti, corno; Fabrizio Savone, trombone; Gianluca Frattali, basso tuba; Lorenzo Calderano, percussioni).
Chiusura con musiche, danze e Ballo della Pupazza, accompagnate dal Complesso Bandistico “G. Rossini” di Roviano.

La mostra fotografica sulle pratiche gastronomiche festive tradizionali, visitabile dal 4 settembre presso la Sala Didattica del Museo, rimarrà esposta fino al 20 Novembre 2016.

Per altre informazioni:
rovianomuseo@tiscali.it

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Il Cibo e la Festa. Seconda giornata

img_1065Sabato 10 settembre, a Roviano, si terrà la seconda giornata della rassegna Il Cibo e la Festa. Pratiche alimentari nei contesti festivi dell’Appennino laziale.

Questo il programma:

*10.00 Sala Convegni del Museo
PROIEZIONI di filmati tematici
Artemio Tacchia Panarde, cenacoli e rinfreschi nell’area equo-marsicana | Pino Bonifazio Festa di San Giovanni Battista e panarda a Roviano | Paola Elisabetta Simeoni La frittata di Pasqua e la nociata di Riofreddo | Elsa di Meo Il pane e le sue forme. Intervista a Alberto Maria Cirese

*13.30 Corte del Castello Brancaccio | Borgo
Apertura Stand gastronomici | Degustazioni

Laboratori di preparazione di ricette tradizionali:
Il Pane della Festa a cura di Elsa di Meo | La ramiccia e i cuzzi a cura del Coro Gens Rubria | La ciammèlla a cancello (Giselda Maugeri) e I giglietti di Palestrina (Laura Fiasco) a cura di Gabriella Cinelli di Slow Food Tivoli e Valle dell’Aniene

Concerto dei THANKS, PLUTO
David Sarnelli fisarmonica
Margherita Valtorta voce, toy piano, glockenspiel

*18.30 Piazza della Repubblica
SBANDIERATORI del Gruppo Storico Panarda di Ciciliano

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Ricordo di Roberto Leydi

Il 15 febbraio 2003 ci lasciava Roberto Leydi, tra i più importanti studiosi di etnomusicologia in Italia. Il Museo della Civiltà Contadina di Roviano, a 13 anni dalla scomparsa, dedicherà una giornata alla sua memoria, con l’organizzazione di un incontro presso la Sala Convegni. L’appuntamento è alle 11,00 di domenica 14 febbraio per la proiezione del film di Aurelio Citelli “Roberto Leydi. L’altra musica” (2009, 33′). L’ingresso è gratuito.

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