La Bellezza dell’Integrazione

Sabato 23 Aprile il Museo ha ospitato il primo appuntamento del Laboratorio Pupazza organizzato nell’ambito del progetto “La Bellezza dell’Integrazione”, realizzato in collaborazione con il CIR Consiglio Italiano per i Rifugiati. Al laboratorio, che riprende l’annuale iniziativa felicemente sperimentata al Museo prima della pandemia, e che segue alcuni incontri preparatori effettuati on line, hanno partecipato famiglie provenienti dal Venezuela, dall’Iran e della Costa d’Avorio che hanno iniziato ad imparare le tecniche di costruzione della Pupazza rovianese.

I Laboratori proseguiranno nei mesi di Maggio e Giugno, con incontri on line e “in presenza”.

Per informazioni: info@museoroviano.it

Concluso il Laboratorio Pupazza 2018

Si è chiuso più che positivamente il Laboratorio di Costruzione del 19 e 20 maggio a Roviano. Sono state due giornate molto partecipate, che hanno visto alternarsi momenti laboratoriali ad altri di divulgazione e riflessione sulle dinamiche culturali che investono questo fenomeno. Sono stati attivati due Laboratori (uno sulla pupazza tradizionale rovianese e un altro di realizzazione di piccole pupazze di carta), è stata allestita una mostra (che è tuttora visitabile al Castello Brancaccio di Roviano) e presentato il volume “Il ballo della pupazza. Fantocci e giganti rituali nelle feste dell’Italia centrale” (Efesto, Roma 2017).  Sono intervenuti Alessandra Broccolini (antropologa dell’Università “Sapienza” di Roma e Presidente di Simbdea), Paola Elisabetta Simeoni (antropologa, docente della Scuola di Specializzazione in Beni Demoetnoantropologici), Enrico Bonanni (art designer e detentore del marchio “Phantasima”), l’editore Alfredo Catalfo (Librerie Efesto), Angelo Palma (fotografo e presidente dell’Etnolaboratorio per il Patrimonio Culturale Immateriale) ed esponenti di realtà associative territoriali (come l’Arca di Corrado, di Anticoli e Aniene Wilderness di Tivoli) che hanno dato il loro apporto ad interessanti confronti sul tema.
La giornata si è chiusa con il ballo della pupazza, accompagnato dalla banda musicale “G. Rossini” di Roviano, nella corte del palazzo.

Laboratorio Pupazza 2018

Il 19 e il 20 maggio 2018, a Roviano (Roma), si terranno alcune iniziative dedicate alla pupazza, il fantoccio rituale dalle fattezze femminili, protagonista di alcune feste dell’Italia centrale. Costruita su una intelaiatura di canne e legno rivestito con carta, la pupazza ha solitamente dimensioni gigantesche e forme esuberanti. Durante determinati momenti cerimoniali viene fatta ballare e, infine, data alle fiamme. Tale figura, prosperosa e grottesca, può assumere nei vari luoghi denominazioni diverse (pantàsima, pupa, signora, mammoccia, marmotta…) e anche i modelli costruttivi e le modalità performative che la riguardano differiscono a seconda dei contesti. Questa tradizione legata al mondo agro-pastorale e all’uso rituale del fuoco è oggi messa in atto (a Roviano e nella Valle dell’Aniene) con nuove significazioni, in un diverso orizzonte simbolico e quindi in una differente funzione assunta in ambito comunitario, più inerente alla sfera identitaria e spettacolare che a quella magico-apotropaica del passato.
Per valorizzare e sostenere questa tradizione, il Museo della Civiltà Contadina Valle dell’Aniene organizza una serie di significative attività, già sperimentate nel corso della prima edizione dello scorso anno.
L’iniziativa prevede la realizzazione di alcuni laboratori di costruzione, aperti a chiunque volesse acquisire conoscenza di queste pratiche (i laboratori, sono assolutamente gratuiti e aperti anche ai bambini, che nell’edizione 2017 hanno partecipato numerosi). Il laboratorio di costruzione della pupazza rovianese, che si terrà sabato e domenica, sarà condotto dagli esperti costruttori locali Danilo Folgori, Giuseppe Folgori, Giovanni Folgori, Antonio Nagni, Tonino Battisti, Nino Moltoni, Mario Innocenzi, Gianfranco Grisanti e Antonio Coticoni. Il sabato, durante il pomeriggio, verrà anche realizzato il laboratorio Immaginapupazza, in cui i partecipanti – guidati dall’artista Enrico Bonanni – potranno creare delle piccole pupazze di carta da portare a casa come ricordo dell’esperienza.
Nello stesso pomeriggio di sabato si terrà la presentazione del libro Il ballo della Pupazza. Fantocci e giganti rituali nelle feste dell’Italia centrale (Edizioni Efesto di Roma), secondo volume della collana Quaderni del Museo di Roviano, e vi sarà la proiezione di alcuni documenti audiovisivi sul rito della pupazza a Roviano. Verrà, inoltre, allestita una mostra tematica.
L’evento si concluderà con la performance coreutica del “ballo delle pupazze”, in cui si faranno danzare i fantocci costruiti durante i laboratori, accompagnati dal Complesso Bandistico “Gioacchino Rossini” di Roviano.
L’iniziativa è in connessione con la Giornata Internazionale dei Musei e inserita all’interno dell’attività dell’Osservatorio Pupazza, recentemente costituito.

Al Museo di Roviano nasce l’Osservatorio Pupazza

Sabato 10 marzo 2018 presso il Museo della Civiltà Contadina Valle dell’Aniene si è dato avvio alla costituzione dell’Osservatorio Pupazza, la formalizzazione di un percorso che ha l’intento di costruire una rete tra soggetti che si dedicano sullo studio e alla messa in atto della tradizione delle pupe, delle pantàsime e delle pupazze, per la realizzazione di pratiche che puntino alla salvaguardia di questa espressione della cultura demoetnoantropologica immateriale e materiale.
All’incontro hanno partecipato: il direttore del Museo di Roviano Emiliano Migliorini, Michela Moltoni Consigliere Delegato alla Cultura del Comune di Roviano, la Pro Loco di Paganico Sabino (Andrea Fratini e Carlo Fratini), le antropologhe Paola Elisabetta Simeoni e Alessandra Broccolini (Università “Sapienza” di Roma), Angelo Palma dell’Etnolaboratorio per il Patrimonio Culturale Immateriale, Enrico Bonanni (architetto e grafico), Massimo Piunti e Silvia Di Gregorio (Libera Pupazzeria), Artemio Tacchia (studioso di storia locale in area Equa), i “pupazzari” di Roviano (Danilo Folgori, Giuseppe Folgori, Giovanni Folgori, Antonio Nagni, Tonino Battisti, Nino Moltoni, Mario Innocenzi, Gianfranco Grisanti, Antonio Coticoni). Hanno dato inoltre la loro adesione, pur non essendo presenti all’incontro, il Comune di Cappelle sul Tavo (Pescara), la Pro Loco di Lama dei Peligni (Chieti), i ricercatori Adriana Gandolfi (antropologa), Roberto Marinelli (studioso del territorio sabino), Amelio Pezzetta (studioso di tradizioni locali di Lama dei Peligni) e Pino Bonifazio (fotografo e documentarista).

Quella della pupazza è una tradizione molto diffusa in Italia centrale (anche se non molto conosciuta), legata al mondo agro-pastorale e all’uso rituale del fuoco. Costruito su uno scheletro di canne e legno rivestito con carta, questo fantoccio dalle fattezze femminili solitamente ha dimensioni gigantesche e forme esuberanti. Durante determinati momenti festivi esso viene indossato da un ballerino e fatto danzare; infine, viene dato alle fiamme.

L’Osservatorio si pone l’obiettivo di studiare e salvaguardare la tradizione delle pupazze, tenendo insieme soggetti diversi che si occupano di questo fenomeno con modalità, ruoli e funzioni differenti.

Per contatti:
rovianomuseo@tiscali.it
+39 3206932279

Il Laboratorio Pupazza: conoscenza, partecipazione e coinvolgimento

Sabato 27 e domenica 28 maggio il Museo della Civiltà Contadina Valle dell’Aniene ha ospitato il 1° Laboratorio della Pupazza, aperto a tutti, bambini e adulti che si sono cimentati nella realizzazione di pupazze di diverse dimensioni, assemblate utilizzando la tradizionale tecnica di costruzione, che fa riferimento all’uso di materiali naturali e di risulta. Il laboratorio è stato condotto da un gruppo di esperti costruttori di Roviano: Giuseppe Folgori, Danilo Folgori, Giovanni Folgori, Antonio Nagni, Tonino Battisti, Nino Moltoni, Mario Innocenzi, Gianfranco Grisanti, Antonio Coticoni. Sabato mattina (27), ad inaugurare l’iniziativa, sì è tenuto un interessante convegno tematico sulle pupazze (o pantasime) e sui fantocci rituali; sono intervenuti: Paola Elisabetta Simeoni (antropologa, docente presso la Scuola di Specializzazione Demo-Etno-Antropologica dell’Università “Sapienza” di Roma) , Alessandra Broccolini (Presidente di SIMBDEA, docente di Antropologia presso l’Università “Sapienza”), Artemio Tacchia (storico locale e profondo conoscitore della cultura della Valle dell’Aniene) e Enrico Bonanni (architetto e studioso di tradizioni popolari).

Convegno e laboratorio hanno avuto come intenti principali la conoscenza di tecniche, saperi e consuetudini che rischiano la dispersione, la valorizzazione delle tradizioni e la trasmissione delle stesse alle nuove generazioni, il tentativo di stimolare l’interazione col proprio contesto socio culturale creando momenti di integrazione di conoscenze e competenze specifiche. La giornata del 28 si è conclusa con la consegna degli attestati di partecipazione (ben 47) svolta dal Funzionario responsabile della Direzione Regionale Culture e Politiche Giovanili – Area servizi Culturali, Promozione della lettura e Osservatorio della cultura della Regione Lazio, dott.ssa Paola Pascucci. La festa si è conclusa nella piazza del paese con il Ballo della Pupazza (accompagnato, come da tradizione, dal complesso bandistico “G. Rossini”) e l’abbruciamento del fantoccio.

Aperte le iscrizioni al Laboratorio di Costruzione della Pupazza Rovianese

A Roviano, il 27 e il 28 maggio, verrà organizzato un laboratorio di costruzione della Pupazza.
Il Laboratorio è assolutamente gratuito, è aperto a tutti (anche ai bambini)e per partecipare è obbligatorio prenotarsi. Da qualche giorno sono aperte le iscrizioni e si potrà farlo fino al 20 maggio.

Qui potete trovare il regolamento e il modulo di iscrizione  che dovrete inviare compilato in tutte le sue parti all’indirizzo rovianomuseo@tiscali.it .

La pupazza o pantasima è un grande fantoccio realizzato artigianalmente, con cartapesta su una intelaiatura di canne, ferro o altro materiale, protagonista di alcuni riti e feste dell’Italia Centrale. Solitamente ha fattezze femminili e forme pronunciate. Viene fatta ballare durante le feste e alla fine, in genere, bruciata. Questa forma di spettacolo tradizionale – che assume valenze rituali e mobilita attorno all’evento varie comunità della Valle dell’Aniene – come molti aspetti della cultura popolare, ha subito un forte ridimensionamento, con il rischio di dispersione di saperi, di tecniche e di processi creativi legati alla cultura locale materiale e immateriale.  Il laboratorio punta alla divulgazione e alla rivitalizzazione di queste conoscenze.

Per maggiori informazioni visitate la pagina dedicata: www.museoroviano.it/attivita/laboratorio-pupazza/